
Al termine d’un corridoio, un muro imprevisto mi sbarrò il passo, una remota luce cadde su di me. Alzai gli occhi offuscati: in alto, vertiginoso, vidi un cerchio di cielo così azzurro da parermi di porpora.
"L’immortale", in Jorge Luis Borges, L'Aleph, Feltrinelli, Milano 1999. Titolo dell'opera originale: El Aleph, Losada, Buenos Aires 1952
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