10 agosto 2006

Temporale


Lampi lontani, all’orizzonte un tondo cangiante di luna rossa. Occhieggia e scompare nel grigio. Pausa. Senza tempo, colme di mistero, si scatenano furie remote. Esplode il cielo di metallo, si abbassa sull’asfalto. Acqua. Alberi blu sotto la scarica. Ancora. Istanti primordiali, senza oggi. Poi, improvvisa, la percezione del tempo. Lo scudo di piombo si squarcia, riappare il sereno. Si placa la pioggia, torna la luna.

Mappa avvistamenti:
Oh
Intermezzo
Attesa
Rosso, mosso

3 commenti:

SILIO D'APRILE ha detto...

eccellente! (ieri sera, sono stato al mar d' Egeo, la luna d' argento, i pensieri, le poesie senza voce)

Daniele Marioli ha detto...

Questa poesia è immediata e diretta, la descrizione reale, appartiene ai nostri giorni,
Mi piace molto quello che hai scritto qui.

federica ha detto...

Grazie davvero a voi!
Grazie, Silio, per l'apprezzamento, e sono lieta che corrisponda ad una tua esperienza.
Daniele, il desiderio era proprio quello di parlare del quotidiano, delle esperienze apparentemente ordinarie (in realtà straordinarie) dei nostri giorni.