11 maggio 2007

Curvilineo


(da una danza)

Sono vecchio ormai, il mio passato è lontano. Quando percorrerai il sentiero ricordati di me. La terra sarà una successione di morbide pieghe, un disegno dove le cuciture sono nascoste, dove il sarto ha ben modellato il tessuto. Una sottile impuntura è tracciata ai tuoi piedi: sorriderai a una lieve direzione. Leggero il passo, possente l'orizzonte, alto lo sguardo. Ma guarda sotto: nell'argilla troverai la mia vita in conchiglie di pietra, spine ed insetti. Sarai piccolo e grande, ascolterai il tuo respiro dentro il silenzio, in una verde risacca d'erbe che sento ancora mia. In questo scherzo di linee danzeranno le ginocchia, con polvere sui piedi, rosse le mani, gonfie e liete di cammino. Via dall'antico golfo, tra ricordi millenari, così racconta il vecchio mare.

(di passi)

4 commenti:

fRa_gAv ha detto...

Ed è un bel racconto, quello che fa il vecchio mare.

Anonimo ha detto...

fra: è la magia di un mare che non c'è più :-) PS Com'è andata la trasmissione andata in onda ieri? Purtroppo non ho avuto la possibilità di seguirla.

Daniele Marioli ha detto...

Stupendo...

Anonimo ha detto...

daniele: :-D