07 settembre 2006
Imprevisto 22 - Genesi
Vorrei un figlio da te che sia una spada
lucente, come un grido di alta grazia,
che sia pietra, che sia novello Adamo,
lievito del mio sangue e che risolva
più quietamente questa nostra sete.
Ah, se t'amo, lo grido ad ogni vento
gemmando fiori da ogni stanco ramo
e fiorita son tutta e da ogni velo
vo' scerpando il mio lutto
perché genesi sei nella mia carne.
Ma il mio cuore trafitto dall'amore
ha desiderio di mondarsi vivo.
E perciò dammi un figlio delicato,
un bellissimo, vergine viticcio
da allacciare al mio tronco, e tu, possente
olmo, tu padre ricco di ogni forza antica
mieterai liete ombre alle mie luci.
Alda Merini, Testamento, Crocetti Editore, Milano 1988
La foto appartiene a una serie realizzata in collaborazione con Isabella e Laura.
Tag: alda merini, genesi
Mappa avvistamenti:
Imprevisti
Imprevisto 20 - I poeti
Femminile
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
9 commenti:
In tema di aggettivi, dato che ho posto l'accento su di essi nel mio commento precedente, mi soffermerei su uno particolarmente bello, che a me piace oltre misura: delicato.
Delicato è ciò che è tenero, dolce, sensibile. Una ragazza delicata è una ragazza mai fuori posto, mai fuori dalle righe, elegante ma non appariscente, che sa uscire dalla massa solo quando vuole lei e per dei motivi che paiono fondati su qualcosa di importante.
Un viso delicato semina voglia di amare, così come è delicato un animale che vive la sua vita seguendo istinti equilibrati e distinti dalle voglie che l'uomo a messo in mostra da quando calca la faccia della terra.
Il verso: "E perciò dammi un figlio delicato" credo significhi ritrovare nella propria prole questa dolcezza, questa tranquillità, questa solarità che sono in ciò che è bello e fragile si reperisce la vera delicatezza. Spero di aver capito il messaggio di Alda Merini.
Che meraviglia... Grazie.
Troppo gentile.
Una riflessione obbligata e sentita.
Interpreto il "figlio" citato da Alda Merini come un bisogno interno, un istinto gelosamente custodito nel profondo, qualcosa da amare, rispettare. Dentro di noi coviamo ansia, dolori, dubbi da cui a volte sentiamo di fuggire, un istinto semplice che la natura a fornito a ogni essere vivente per raggiungere il fine obbiettivo di un'esistenza..
Un germoglio è delicato, ma sappiamo con quanta energia sa stringersi al suo sostegno, per me una cosa "fragile" è la più forte che ci sia. La ricerca di questo figlio è per me la ricerca della forza necessaria per continuare a vivere.
Grazie per lo spazio offertomi..
Ciao!
Scusa Notedibordo.. per un banale errore ho postato il messaggio qui sopra come "anonimo".. Ciao!!
Ciao fede, avremmo, io e larochelle, un progetto letterario da proporti. Potresti mandarmi una mail?la mia la trovi sul mio blog, nel profilo. Mi farebbe piacere perlomeno esportelo, prima di un diniego :-).
Ciao e spero che il mio commento sulla "delicatezza" nn abbia snaturato troppo la poesia di Alda Merini.
A presto
Fra
daniele, ti ringrazio di cuore per il tuo bellissimo commento. Finché una poesia sa parlarci, ci fa intuire la bellezza, fa scoprire in noi motivi e forza per vivere, allora è vera poesia... come quella di Alda Merini. A presto!
fra, ti scriverò per capire meglio. Grazie, buona giornata!
come stai cara? Auguri d' Atene.
Sto bene, grazie... piacevolmente super-impegnata, come al solito. Ci sentiamo presto!
Posta un commento