14 settembre 2006
Espanso
Firenze, Basilica della Santissima Annunziata
Il soffitto a cassettoni inonda tutto d’oro e si fonde col chiarore che vi scivola dalle finestre. La navata sembra terminare, verso l’altare, ma da qui in poi lo spazio si muove. Acquista un’altra forma. Abbandona la linea che sinora ha misurato l’interno, sorprende e si espande e si innalza nella tribuna circolare intessuta di curve e di luce. Lungo il percorso degli affreschi, l’architettura è già oltre la dimensione fisica della cupola. Dove lo sguardo non si posa, gira e coglie un soffio di infinito.
Tag: infinito, luce, cupola
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6 commenti:
Mostri cose che tolgono il fiato: di questo passo i miei commenti saranno sempre più contratti per simulare il silenzio che deve accompagnare scelte iconografiche come queste.
(post corretto):
questa e' arte autentica che tocca il cuore e lo sguardo interno... (Ti spediro' freschi bizantini-veneziani da Peloponeso. Un vero ciclo culturale tra parenti di Mediterraneo). Con sorriso pieno di sale autunnale, Silio
fra, ti invito comunque a esprimere le tue impressioni, emozioni, sensazioni: per me sono essenziali.
silio, sono molto interessata alle opere d'arte, sono già impaziente! Grazie sin da ora.
Firenze! A ogni angolo ci si può fermare, a osservare, a capire...
Bella la tua descrizione del momento.
Ciao!
ciao ndb, ho deciso di linkare il tuo blog. era ora anche di dirtelo...
daniele, grazie... ho espresso l'emozione di uno spazio architettonico e di un momento dove anche il tempo si dilata. A presto!
la rochelle, ma grazie! Ricambio volentieri. Buona giornata!
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