30 agosto 2006

Soglia


Il sole di fine agosto riempie gli spazi di luce, svela ogni dettaglio, allontana l'oscurità, accende i colori, getta nel buio gli angoli riposti, non ha misteri. Immersa nell'oro di questa chiara atmosfera, incontro - o vi associo, o non posso dimenticare - la sua immagine capovolta: un cancello accostato o chiuso, un muro greve di anni, una porta consumata dal tempo, pochi gradini grigi. Il tutto, a ricordarmi il segreto di ombre polverose inesplorate dal sole.

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6 commenti:

fRa_gAv ha detto...

Potrei citare la polverosa immagine di un monastero dimenticato, ma sai... un cancello chiuso lo vedo come la cartolina delle mie più sinuose paure.
Paure sinuose perchè le sento avvolgermi, quando mi fermo, nella solitudine di qualche vicolo torinese semideserto, a cosa si cela dietro una porta chiusa.
Una paura diffusa, questa. Ma estremamente, veramente affascinante.

federica ha detto...

L'aspetto che più mi affascina è quella zona di passaggio - a volte netta o impietosa, a volte impercettibile - al confine di opposte sensazioni, emozioni, atmosfere, spazi.

apepam ha detto...

Veramente bello sai....
Buona giornata
bzzz

federica ha detto...

Ape, grazie... Buona giornata a te!

SILIO D'APRILE ha detto...

ti spedo la luce, il salso, un' onda liscia, le olive d' Agosto segreto...

federica ha detto...

Che meraviglia, è come avere tutto ciò davanti agli occhi. Ciao!