Però, secondo me, in città con una tale impronta la dimensione urbana è ancora in grado di dialogare con l'uomo. Questo è ciò che veramente mi affascina e mi interroga. Il passato, la memoria insegnano, me ne rendo sempre più conto. Oggi, nel tempo della civiltà dell'istante, questo tesoro prezioso è in estremo pericolo...
Ciao Fede!! Le tue parole mi hanno toccato... grazie a te!! io invece vedo nelle città, nei loro spazi più intimi e riservati, nei vicoli color ombra, nell'aria umida che nascondono, nei tetti lontani verso l'azzurro, il confronto quotidiano con noi stessi... noi abbiamo realizzato ciò.. non credo per "occluderci", piuttosto per vivere... spesso dalle immediate esigenze di vita, come il bisogno di un lavoro e di una casa, sono nati luoghi stupendi...che hanno dato vita a persone ricche di estro artistico e umano... Mi ritrovo molto in questa tua "visuale" della città... é sempre affascinate da come dalle tue parole trapeli la sensibilità e la delicatezza.........davvero sottile..... Ciao!!
daniele, è vero: le città, i luoghi dove viviamo e costruiamo sono il nostro specchio, parlano di noi e a noi. Perciò, sta proprio a noi permetterne la vivibilità, la bellezza, il fascino. Dall'originario bisogno di vivere possono nascere realtà stupende... se ne siamo responsabili.
13 commenti:
quel "(sorridendo)" lascia intendere una visione stupendamente ottimistica
della vita.
un po' te la invidio!
la rochelle, il sorriso bisogna vederlo, per quanto possibile... Buongiorno!
Questa volta credo che la foto abbia veramente un'efficacia notevole, per quanto la dimensione urbana sia occlusiva rispetto a quella umana.
Poi vabbè, sulle parole niente da eccepire.
fra, grazie di cuore!! E tu, cosa mi racconti del Festival torinese?
Però, secondo me, in città con una tale impronta la dimensione urbana è ancora in grado di dialogare con l'uomo. Questo è ciò che veramente mi affascina e mi interroga. Il passato, la memoria insegnano, me ne rendo sempre più conto. Oggi, nel tempo della civiltà dell'istante, questo tesoro prezioso è in estremo pericolo...
Ciao Fede!! Le tue parole mi hanno toccato... grazie a te!!
io invece vedo nelle città, nei loro spazi più intimi e riservati, nei vicoli color ombra, nell'aria umida che nascondono, nei tetti lontani verso l'azzurro, il confronto quotidiano con noi stessi... noi abbiamo realizzato ciò.. non credo per "occluderci", piuttosto per vivere... spesso dalle immediate esigenze di vita, come il bisogno di un lavoro e di una casa, sono nati luoghi stupendi...che hanno dato vita a persone ricche di estro artistico e umano...
Mi ritrovo molto in questa tua "visuale" della città... é sempre affascinate da come dalle tue parole trapeli la sensibilità e la delicatezza.........davvero sottile.....
Ciao!!
daniele, è vero: le città, i luoghi dove viviamo e costruiamo sono il nostro specchio, parlano di noi e a noi. Perciò, sta proprio a noi permetterne la vivibilità, la bellezza, il fascino. Dall'originario bisogno di vivere possono nascere realtà stupende... se ne siamo responsabili.
Che citta' e' questa nella foto? Sembra un vicolo del centro di Roma....
1bacio Fede!
ape, una delle tante città che amo: Parma. Che ne dici dei particolari di città che si assomigliano? Intrigante... Baci!
CIAO,
GRAZIE PER LE IMMAGINI SULL'ALTRO BLOG!
E I G'HAN DA FA LA FOTO! RICORDI?
lorenzo, e i g'han da fa la leva... Grazie a te, ciao!
Parma... non ci son mai stata. Bello ritrovare luoghi famigliari in posti sconosciuti..
1bacio Fede!
Allora prima o poi organizziamo un'uscita in avanscoperta... o qui o da te... chissà! ;-)
A presto e buon fine settimana!
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