24 ottobre 2006

Città dentro


Tra muri e strade
lo spazio
si stringe,
non sempre dà aria.
La distanza breve
senza lontananze
talvolta si allarga.
Sguardo che apre
a un nuovo respiro.
Come polmoni
dal cuore antico e nascosto.
Come un viale di tenero verde
e gocce sottili.
Come i cortili di Mantova.
Come le piazze di pietra e di chiese.
Vedere un po' oltre
da dentro la città.

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9 commenti:

Anonimo ha detto...

l'incontro con l'apertura è gradita sorpresa, specie se vieni dal buio, dalla tristezza, dalla solitudine; ci sono incontri che sono nuova creazione, ci sono persone che danno accoglienza luminosa, come il tuo verde dentro la città; anche tu, che leggi, puoi fare tu il primo passo, puoi trasformarti in quel verde, e vedere le persone che incontri, trasformate; e tu con esse

Anonimo ha detto...

claudiopensiero, grazie... Hai dato una nuova lettura di questo essere aperto. Una lettura preziosa, che vorrei mi accompagnasse e diventasse sempre più parte di me.

Daniele Marioli ha detto...

Bella poesia, ho l'impressione di una dimensione nascosta, qualcosa di perduto, il pensiero spazia dove non può il nostro corpo, i sensi non bastano a captare il "verde", occorre cercarlo, sforzarsi di vederlo altrove, allonatanarsi dalla città e come allontanarsi da se stessi...
Confesso che trovo difficile l'interpretazione dei tuoi versi... sono parole a cui pensare e hanno bisogno di tempo, il pensiero, come i sensi, a volte non basta. l'immediatezza di alcune parole come " muri, strade, piazze, pietre", contrastano con parole più sognatrici e riflessive "respiro,distanze, spazio, gocce sottili"....
Grazie per questa poesia, avrò di cui pensare...
Ciao!!

Anonimo ha detto...

Ciao daniele, grazie per il tuo commento approfondito! Sono partita dalla sensazione che dentro la città, o in spazi apparentemente chiusi in sé, ci sia una dimensione misteriosa, tutta da scoprire, un orizzonte nuovo celato dalla realtà di tutti i giorni, guardata solo in superficie. E le parole non sempre possono o vogliono dire, spiegare tutto. Grazie, perché hai colto un sentimento, un desiderio di vedere meglio e oltre. Il compito delle parole potrebbe essere l'espressione di uno sguardo che, nel cogliere a volte il dolore, a volte la bellezza, scopre più vero, vicino, profondo, commovente quanto ci circonda.

fRa_gAv ha detto...

Dovresti vedere Torino in questa stagione... grazie per l'augurio.
a presto

Daniele Marioli ha detto...

Hai Ragione Federica, cercare nel profondo aiuta a vedere lontano,
questa che hai scritto è una delle poesie che più mi ha colpito...
A presto!

Anonimo ha detto...

Non importa il luogo fisico, importa cosa c'è dentro di te...

Anonimo ha detto...

fra, ho visto Torino (in modo superficiale) anni fa... Mi piacerebbe ritrovare e pensare questi spazi anche nella città sabauda.

daniele, grazie! Quanto dici è importante.

Benvenuto morgan! Di viale di pianura si tratta. In effetti, alcuni spazi di città diverse si assomigliano. Ecco un altro spunto interssante su luoghi e tempi...

Anonimo ha detto...

celeste! Eccoti finalmente, come avevi promesso. Arrivi dalla memoria, dal pensiero, da un desiderio grande... Dopo la prima sorpresa, non ho esitato a riconoscerti. Arrivi dal di dentro. Il luogo fisico è un altro spazio dove rispecchiarsi...