06 luglio 2007
A volte basta un'ora
(certi)
Accade sempre quando meno te lo aspetti. Oggi, ad esempio, è capitato. Sotto un cielo denso di azzurro, cesellato di nuvole piccole e bianchissime, affacciate a picco sulla strada quasi deserta. La brezza chiacchierava sotto gli alberi, tra le aiuole fiorite attraversate solo dal cinguettio di chi non ha pensieri, o li affronta con serenità. Non credevo che un tempo così breve sarebbe bastato. Ed è successo, invece, che mi sono perduta in quell'istante sospeso. Ho cominciato a contare i fili d'erba dell'aiuola più rigogliosa, sino a identificarli uno ad uno. Li ho osservati a lungo, sino a trovare un nome per ogni filo nato in quel frammento di terra. Li ho raccolti, li ho interrogati, li ho intrecciati. Li ho mescolati alle nuvole. Sino ad ottenere delicate ghirlande, leggere collane, sottili bracciali. E poi minuscole ceste, tondi vassoi, fresche gerle. Fragili grembi che avrei potuto colmare di sogni infiniti e di parole - forse - irripetibili. Perché, stamattina, il mio pullman è arrivato con un'ora di ritardo.
(momenti)
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4 commenti:
mi ricordo quella volta che il treno arrivò con un'ora di ritardo. ero alla stazione di carmagnola e di fronte a me un silos pieno di mangime per polli insozzava l'aria. tu sei stata molto più fortunata! (bello e delicato il post)
Credo che in un'ora si possano osservare, notare, capire tante cose.
Tu ce l'hai messe tutte :) qui.
Aooò, e se te basta n'ora mettece na cosina nuova ner blogghe, che i lettori vonno legge! :-)))
ecchè, c'iai i neuroni n'ferie!
namo, che cce divertimo :-)))
la rochelle: cosa non si fa per non sprecare un'ora capitata tra capo e collo :-)
fra: un'ora fatta di frammenti e di lancette quasi immobili.
carlo: è un periodo molto intenso, i miei neuroni si stenderebbero volentieri a pancia al sole e piedi in ammollo in acqua dolce o salata, e intanto il mio blog piange :-) Dai, forse riesco a postare, a breve. Grazie per il supporto!
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