Al culmine dell'estate, assomiglia all'oggetto intruso. Richiamo pratico alle necessità del freddo, quando il clima assicura altre passeggiate in ciabatte. Le vetrine sono colme di abiti invernali, ma questo è già abitudine. Invece mi sorprende, con la sua aria di scherzo, lo scarico neve. Prende la forma di un desiderio, piccolo. Ammicca a un chiaro profilo di città, da scoprire tra gli spilli mattutini di gennaio.
Tag:
freddo,
scarico neve,
gennaio
4 commenti:
da conta-tombini quale io sono nei miei sogni, devo dire che non avevo mai visto un tombino così poetico...
Wow, forse il tuo sogno ha raggiunto anche me? Ho pensato solo adesso alla consonanza con il tuo post! A proposito, l'avevi contato, lo scarico neve? :-)
Io non ho mai visto un tombino con quella scritta.
Dovrei andare a scuola da Pietro per diventare anche io conta tombini e poter catalogare ogni tipologia di tombino esistente.
fra, è bello trovare oggetti "intrusi", a partire da ciò che di solito non si guarda mai... Un gioco e un allenamento a osservare. Anche per capire i modi di vivere e comunicare, forse. Ciao! ;-)
Posta un commento