04 agosto 2006
La memoria e il viaggio
Del viaggio, ricordo anche la paura di perdere la memoria di me. Sembra incredibile e non potevo immaginarlo prima. Affrontare la traversata aerea e arrivare in un luogo enorme, magico, in fermento. New York. Da sola. Lasciare il vecchio mondo per il nuovo. Cambiare rotta. Sorvolare l'Irlanda, Dublino, Cork, poi l'Oceano. Camminare su un filo di domande. Una sensazione remota. Trasferirsi nello spazio, percepire un altro tempo. Lascio tutto per qualcosa che non conosco. Ma sono sempre io. L'ho capito quando sono arrivata, che non potevo perdere la memoria del mio esistere, e ciò dipendeva da me. In un luogo altro, sconosciuto; ma soprattutto dopo, nei paesaggi quotidiani. L'avventura del ritorno in se stessi è lo smisurato senso del viaggio. Grazie.
Mappa avvistamenti:
Sguardo 1 - Ragazzo
Memoria e scrittura
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4 commenti:
Un sogno... hai vissuto un sogno.
Uguale a uno dei miei (sogni).
Non è un sogno :-)... Se lo fosse, forse apparirebbe più rassicurante... Comunque l'esperienza è stata grande. Una sorpresa. Un insegnamento a vivere.
Ogni viaggio dentro di noi è "il" viaggio che segna di più...
(bellissima la risposta che hai dato da me, grazie!:-*)
Benvenuta a bordo...
Grazie, a presto!
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